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Patente moto: tutto quello che c’è da sapere

La patente moto, genericamente chiamata patente A, è l'autorizzazione alla guida di motocicli, classificati in categorie ben definite. Si può conseguire l’autorizzazione a partire dall'età di 16 anni, con sbarramenti legati all'età del conducente e alle caratteristiche della moto. L'esame per la patente è teorico e pratico. Chi è già in possesso della patente B, per conseguire la A è chiamato a sostenere il solo esame pratico.

Che patente serve per guidare la moto?

Che patente serve per guidare la moto?

 

I motocicli sono classificati in base a cilindrata, potenza e rapporto peso/potenza. Le categorie corrispondono alle patenti A1A2 e A3 per i motocicli, mentre per la guida degli scooter di piccola cilindrata è sufficiente il patentino AM, conseguibile a partire dai 14 anni di età.
 

  • A1: abilita alla conduzione di motocicli con rapporto potenza/peso pari o inferiore a 0,1 kW/kg. La potenza massima è pari a 11 kW (15 per i tricicli), con cilindrata non superiore a 125 cm³
  • A2: permette di guidare moto con potenza massima di 35 kW e rapporto peso/potenza di 1 Kg ogni 0,2 kW. Le moto in questa categoria non possono derivare da modelli con potenza superiore a 70 kW.
  • A: consente di guidare motociclette senza limiti di potenza o cilindrata.


Per la patente A1 è necessario aver compiuto 16 anni, per la A2 18 anni, per la A 24 anni. Chi ha 20 anni e due anni di esperienza A2, può conseguire automaticamente la A. È possibile salire di categoria sostenendo il solo esame pratico.

Come funziona l'esame?

 

La prova teorica prevede 30 domande a cui bisogna rispondere in un massimo di 20 minuti. Con più di 3 errori bisogna ripetere l'esame. L'esame di guida si suddivide in sei fasi. Se si fallisce una prova, non è possibile affrontare la successiva.
 

  • Fase 1: prepararsi alla guida indossando casco e abbigliamento di sicurezza; controllare il mezzo seguendo le richieste dell'esaminatore.
  • Fase 2: in prima battuta, mettere il mezzo sul cavalletto; togliere la moto dal cavalletto col cambio in folle e camminare spingendo il mezzo; parcheggiare la moto sul cavalletto. La seconda parte consiste in una breve guida della moto: slalom tra 5 coni e cerchio intorno a un cono, con traiettorie più strette possibili.
  • Fase 3: guida rettilinea attraverso un corridoio di coni, velocità minima obbligatoria: 30 km/h, distanza massima: 30 metri. Non bisogna abbattere i birilli o poggiare il piede a terra, non è possibile oltrepassare il limite dato dalla segnaletica.
  • Fase 4: guida rettilinea, velocità minima: 50 km/h. Superare un ostacolo quadrato regolando la velocità. Tornare indietro senza uscire dai limiti del corridoio di prova.
  • Fase 5: prova di frenata su distanza di 60 metri (patente A1) o 44 metri (A2, A). La ruota anteriore non deve fermarsi oltre l'area delimitata, né prima. Ripetere la prova a velocità minima di 50 km/h, utilizzando ambo i freni.
  • Fase 6: guida su strada aperta al traffico. Le manovre da svolgere sono: partenza da fermo, guida rettilinea, in curva, in prossimità di incroci. Svolta e cambio di corsia, ingresso e uscita in tangenziale, superstrada o autostrada. Sorpasso veicoli o superamento ostacoli, o entrambi. Rispetto della segnaletica orizzontale e verticale.


La prova su strada dura non meno di 25 minuti, e può avvenire in qualsiasi condizione di traffico.

Come funziona l'esame?
Il foglio rosa

Il foglio rosa

 

Il foglio rosa viene rilasciato dopo aver superato l'esame teorico. La sua validità è di sei mesi e permette di fare pratica con la moto in attesa dell'esame pratico. Durante questo periodo sarà possibile esercitarsi con motocicli congrui alla categoria della patente che si intende conseguire. Le prove possono essere svolte in circuito, con i mezzi della scuola guida, e in presenza di un istruttore. È possibile anche guidare la propria moto senza accompagnatore, ma solo su strade poco trafficate. Se si è già in possesso di una patente di categoria inferiore, è possibile ottenere il foglio rosa sostenendo solo la prova pratica.

Che moto posso guidare con la patente B?

 

La patente B abilita alla guida di autoveicoli fino a 9 posti compreso il conducente, e con massa inferiore a 2,5 tonnellate. Chi ne è in possesso può condurre motocicli di differenti categorie, a seconda dell'anno di conseguimento del documento. Patenti B rilasciate fino al 25 aprile 1988 abilitano alla guida di qualsiasi moto, senza limitazione alcuna. Chi ha conseguito l'autorizzazione alla guida dopo quella data può guidare moto con potenza non superiore a 11 kW e cilindrata massima di 125 cc. Semplificando, la patente per l'auto rilasciata dal 26/4/88 ad oggi in ambito moto equivale alla A1.
 

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