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Antifurto auto: come proteggersi al meglio

L’antifurto rappresenta oggi uno degli accessori indispensabili per proteggere la nostra automobile. Grazie a questo strumento è infatti possibile dissuadere eventuali malintenzionati dalla sottrazione della vettura, rendendo davvero difficile l’accesso indebito al veicolo. Si tratti di un blocco meccanico al sistema di guida, di un allarme acustico oppure dell’identificazione via satellite, la vita per i ladri è sempre più dura. Ma quale scegliere, per proteggersi al meglio?

 

Sono tre le famiglie principali di antifurto disponibili sul mercato: i dispositivi meccanici, gli antifurti elettronici e le soluzioni satellitari. Di seguito qualche informazione utile per ognuna di queste categorie.  

blocco del volante

Antifurto meccanico

 

Gli antifurti meccanici sono probabilmente la soluzione più antica, ma tutt’oggi dalla buona efficacia, inventata per evitare il furto della propria automobile. Questi dispositivi sono stati ideati per rendere fisicamente inaccessibili alcune funzionalità della vettura, impedendo quindi a malintenzionati di poter avviare l’auto e fuggire a tutta velocità.

 

All’interno di questo gruppo sono presenti moltissime proposte diverse, tutte ovviamente orientate allo stesso scopo. I più diffusi sono certamente gli antifurti meccanici pensati per bloccare i pedali: si tratta di oggetti in acciaio o in metallo, dotati di apposita serratura, che posti sotto e sopra i pedali ne impediscono la pressione. Seguono gli strumenti che bloccano lo sterzo rendendo la guida impossibile, quelli che impediscono l’apertura del cofano per tentare di avviare la vettura anche senza chiavi e, naturalmente, gli antifurti che bloccano le ruote.  

Il primo vantaggio degli antifurto auto meccanici è certamente da rilevare nel prezzo: a seconda della tipologia di antifurto scelta, la spesa media si aggira intorno ai 100 euro. Segue poi un buon potenziale di dissuasione: poiché i dispositivi possono essere visti dall’esterno dell’abitacolo, eventuali ladri potrebbero desistere dai loro intenti criminali.

 

Allo stesso modo, per quanto riguarda gli antifurto auto meccanici ci sono anche alcuni svantaggi. A partire dalla difficoltà d’uso: ogni volta che si parcheggia la vettura si dovrà applicare l’antifurto, non solo dimostrando una certa manualità, ma anche molta pazienza. Ancora, gli antifurti meccanici non proteggono dal rischio di vandalismi - come la rottura dei vetri - né presentano sensori o allarmi acustici. Questo potrebbe ridurne l’efficacia, anche in considerazione delle tecniche sempre più affilate scelte dai criminali. Oltre all’uso di utensili per eludere la sicurezza, come grandi cesoie da usare sulle barre di metallo dell’antifurto, i ladri potrebbero sfruttare cloni o chiavi universali per forzare i lucchetti e le relative serrature.

Antifurto elettronico

 

Quella degli antifurti elettronici è probabilmente la categoria di dissuasori per auto oggi più diffusa e richiesta. Anziché basarsi unicamente sul blocco meccanico della vettura, introducono allarmi visivi e luminosi associati a speciali sensori. Una scelta che mette velocemente in fuga eventuali ladri, spaventati dalla possibilità di essere scoperti dato il rumoroso frastuono emesso dalle sirene.

 

Il vantaggio principale di questi dispositivi elettronici è sicuramente nella loro comodità. Non vanno predisposti a ogni singolo parcheggio, poiché tendono a essere impostati di default sulle 24 ore, salvo disattivazione manuale per precisa scelta del guidatore. Sono peraltro abbastanza economici: a seconda della soluzione e della qualità prescelta, la spesa è di poche centinaia di euro.

 

Non sono però efficaci nel 100% dei casi, poiché i criminali potrebbero sfruttare bug ed errori di programmazione a loro vantaggio. Di recente è emersa ad esempio la possibilità di intercettare la frequenza RF emessa dai telecomandi per inoltrare un segnale di sblocco fittizio.

antifurto elettronico
ladro di auto prova a rubare un veicolo

L’universo delle proposte di antifurto auto elettronici si allarga ogni giorno, tanto da garantire le più svariate soluzioni. In linea generale, questi antifurti possono essere suddivisi in:

 

  • Allarmi sonori e luminosi: quando un malintenzionato cerca di entrare nell’abitacolo per sottrarre la vettura, un sensore registra movimenti e vibrazioni e segnala la possibile intrusione al cervello elettronico dell’auto. Quest’ultimo avvierà le sirene e l’accensione a intermittenza di fari, frecce e indicatori di posizione. L’allarme potrà poi essere spento dal proprietario dell’auto, ad esempio con un apposito telecomando, o cessare automaticamente in assenza di altri tentativi di furto;
  • Immobilizer: ormai tutte le vetture di nuova produzione includono un immobilizer, ovvero un sistema che impedisce l’accensione del motore in assenza di precisi requisiti. Prima della partenza l’antifurto verifica infatti uno speciale codice alfanumerico, conservato sul telecomando della vettura. La comunicazione avviene in radiofrequenza e, in presenza di una chiave con un codice alfanumerico diverso da quello atteso, l’automobile non parte;
  • Sensori perimetrali: di ultimissima generazione, questo antifurto si avvale di sensori e microcamere per monitorare tutta l’area perimetrale del veicolo. Quando vengono intercettati movimenti anomali e pericolosi nei pressi del mezzo, il dispositivo fa scattare gli allarmi luminosi e sonori.

Antifurto satellitare GPS

 

Gli antifurti satellitari rappresentano una soluzione sempre più popolare per la protezione della propria auto, nonché la proposta più avanzata. Sono infatti dotati di speciali antenne interne che permettono di agganciare il segnale GPS emesso dai satelliti geostazionari, per registrare in ogni istante la precisa posizione del veicolo. Non hanno quindi solamente un effetto deterrente, ma risultano utili anche nella remota ipotesi di furto: permettono infatti di geo-localizzare l’auto da remoto.

 

Normalmente non disattivabili, a meno che non venga distrutta la centralina, gli antifurti satellitari sono di solito abbinati a quelli elettronici. Oltre a sirene e allarmi luminosi, sono quindi presenti delle speciali strumentazioni che rilevano la posizione della vettura e la inoltrano a server remoti, ad esempio sfruttando una connessione cellulare integrata. I veicoli che includono questo sistema di protezione prevedono inoltre appositi sticker e vetrofanie, per aumentarne l’effetto deterrente: difficilmente malintenzionati cercheranno di sottrarre un’auto palesemente monitorata a distanza.

 

Il vantaggio principale è nella protezione completa del mezzo, anche dopo un eventuale furto, data la possibilità di geolocalizzazione. Lo svantaggio più evidente è invece rappresentato dal costo, con soluzione anche nell’ordine di un migliaio di euro, sebbene oggi esistano anche proposte in abbonamento mensile o soluzioni offerte direttamente dalle compagnie assicurative.

modulo GPS per antifurti
First Stop

 

 

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